L’abete, il pino, il douglas e il larice sono solo alcuni dei principali legni resinosi, tutti appartenenti alla famiglia delle conifere. Questi legnami rappresentano una delle risorse naturali più importanti e utilizzate nell’industria del legno, a cui dedichiamo un maggiore approfondimento in questo articolo.
Le caratteristiche del legno di conifera, dalla resistenza agli utilizzi
Le conifere appartengono alla famiglia delle Gimnosperme e sono alberi caratterizzati da foglie aghiformi dalla forma conica. Il legname da essi ricavato presenta una serie di proprietà che lo rendono prezioso e ideale per svariate applicazioni:
- Leggerezza: il legno di conifera è noto per la sua leggerezza, fattore determinante in tutti quei contesti in cui il peso deve essere attentamente bilanciato. Questa caratteristica lo rende ideale per la costruzione di abitazioni, prefabbricati e imbarcazioni.
- Struttura: il legno di conifera presenta una grana fine, ossia una larghezza media di accrescimento dei cerchi annuali molto ridotta, fattore che lo rende particolarmente resistente e adatto ad essere tagliato, modellato e levigato con facilità. Il legno di conifera è infatti utilizzato nella produzione di mobili, pavimenti e rivestimenti.
- Resistenza alla compressione e alla flessione: seppur molto leggero, il legno di conifera è altamente resistente alla compressione, e questo lo rende particolarmente indicato per strutture soggette a carichi pesanti come travi e pilastri.
- Conducibilità termica: la bassa conducibilità termica del legno di conifera si traduce in un buon isolamento termico, ragion per cui è il legno ideale anche per la produzione di infissi.
- Durabilità: con la corretta manutenzione, il legno di conifera resiste perfettamente agli agenti atmosferici e all’azione di insetti, funghi e muffe.
Tutte queste caratteristiche possono essere migliorate mediante trattamenti chimici e termici, e i sistemi di essiccazione del legno rispondono proprio a queste esigenze. Il legno di conifera, una volta trattato e lavorato, può essere impiegato in un’ampia gamma di applicazioni:
- Costruzioni edili: in ambito edile il legno di conifera si rivela il materiale ideale per la costruzione di travi, telai, pilastri, pavimentazioni e rivestimenti;
- Arredo e design: la versatilità d’uso e la facilità di lavorazione rendono il legno di conifera perfetto nella produzione di mobili;
- Imballaggi: l’elevata resistenza alla compressione rende il legno di conifera ideale per la produzione di casse e pallet per il trasporto di merci;
- Produzione energetica: alcune specie legnose resinose sono utilizzate come biomassa per la produzione di energia.
In conclusione, il legno di conifera rappresenta una risorsa versatile e preziosa grazie alle sue caratteristiche uniche e alla sua ampia gamma di utilizzi. La sua leggerezza, resistenza e facilità di lavorazione lo rendono una scelta popolare in molti contesti produttivi, dall’edilizia all’arredamento, dall’imballaggio alla produzione di energia.
Differenze tra conifere e latifoglie
Le conifere vengono spesso associate (e confuse) con un’altra grande famiglia di specie vegetali: le latifoglie. Tuttavia, esse differiscono principalmente per la tipologia di foglie, la fisiologia e la tipologia di legname che se ne ricava.
Conifere
Le conifere sono per lo più piante ad alto fusto che possono superare i 100 metri di altezza. Prendono il loro nome dalla struttura aghiforme e squamosa del fogliame che consente loro di sopportare anche i climi più rigidi e aridi. Le foglie sono infatti perenni e, fatta eccezione per alcune specie, tendono a persistere nel tempo senza cadere d’inverno. I loro frutti sono le classiche pigne o stroboli, al cui interno si trovano i semi “nudi” da cui prendono il nome di “Gimnosperme” (letteralmente “seme nudo”).
Crescendo in altezza, le conifere assumono la classica forma triangolare, ma vi sono anche specie come il ginepro e il pino mugo che presentano la forma dell’arbusto e si sviluppano in larghezza. L’insieme di tutte queste caratteristiche determina la formazione di una struttura legnosa semplice e uniforme, dalle fibre lunghe che la rende ideale per usi quali le costruzioni edili e la produzione di carta. Il legno di conifera è generalmente molto leggero, resistente e dalla densità molto bassa.
Latifoglie
Le latifoglie presentano caratteristiche quasi opposte rispetto a quelle delle conifere. Parliamo degli alberi e arbusti più diffusi al mondo, le cui origini sono ben più antiche rispetto alle aghiformi. La prima grande differenza rispetto a queste ultime risiede infatti nelle foglie, non più cuneiformi ma molto grandi e sviluppate. Sebbene esistano latifoglie dal fogliame perenne, nella maggior parte delle specie tendono a cadere nella stagione invernale. I semi sono contenuti e protetti all’interno dei frutti in seguito alla trasformazione dei fiori, e per questo le latifoglie appartengono alla famiglia delle “Angiosperme” (letteralmente “seme protetto”).
Rispetto alle conifere, il legno delle latifoglie ha una struttura più complessa. Si caratterizza per la presenza di fibre più corte e dall’abbondanza di vasi per il trasporto dell’acqua e dei nutrienti. Per queste ragioni il legname da esse ricavato è particolarmente indicato per i lavori di falegnameria fine, quali la produzione di mobili e di strumenti musicali.
Le nostre soluzioni per il trattamento termico del legno di conifera
In Incomac abbiamo sviluppato e progettato impianti di essiccazione adatti al trattamento di qualsiasi specie legnosa. Le nostre soluzioni possono essere personalizzate in base alle esigenze specifiche del cliente, offrendo un’ampia gamma di scelta tra metodo di alimentazione e processo di essiccazione. Inoltre, il nostro reparto di ricerca e sviluppo è costantemente impegnato nell’ideazione di nuove tecnologie atte a migliorare funzionalità e performance dei nostri impianti, con l’obiettivo ultimo di ottimizzare i consumi e i processi, e ridurre l’impatto ambientale.
Per il trattamento dei legni resinosi e delle latifoglie vantiamo una vasta gamma di sistemi:
- Essiccazione convenzionale ICD: alimentati a fluido termico, il riscaldamento del legno avviene attraverso scambiatori di calore con tubi alettati bimetallici. Il ricambio d’aria avviene per mezzo di serrande motorizzate.
- Essiccazione convenzionale TAG: il riscaldamento è diretto, senza necessità di una caldaia esterna in quanto le celle già includono un bruciatore. Questa soluzione è un perfetto bilanciamento tra prestazioni e ottimizzazione dei consumi.
- Essiccazione convenzionale IDV: il riscaldamento avviene per mezzo di un processo di dissipazione viscosa, ossia in grado di generare energia termica attraverso la velocità dell’aria generata dai ventilatori.
- Essiccazione a condensazione MAC: il riscaldamento avviene per mezzo di una pompa di calore che consente di sfruttare al massimo il sistema frigorifero della macchina abbattendo i consumi energetici.
Oltre a queste soluzioni principali, in Incomac abbiamo sviluppato anche sistemi per il pre-trattamento del legno, sistemi di vaporizzazione e trattamento ad alta temperatura in conformità con la normativa ISPM15. L’esperienza e la professionalità dei nostri team ci consentono inoltre di ideare e progettare sistemi speciali, in grado di adattarsi a qualsiasi settore ed esigenza.
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